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In autobus

In autobus

Ho letto una storia e mi è tornato in mente un'episiodo della mia vita avvenuto pochi anni fà.
Non ho mai usato l'autobus, forse sbagliando, ma quella mattina di maggio, la mia auto era in officina decisi di andare al mio studio utilizzando i mezzi pubblici.
Verso le 7;30 la fermata già era stracolma di studenti e studentesse che si recavano a scuola. Ragazze del liceo immagino perche mi sembravano tutte ben sviluppate.
Grazie alla stagione gli abiti indossati già erano di quelli leggeri e trasparenti, molte di loro mostravano generose curve e particolari acconciature..
Daltronde in questo periodo si sà che anche per i maschi c'è un particolare entusiasmo tra le gambe...
Non nascondo che guardando quei bei culetti foderati nei jeans attillati, il mio pistolotto diede segni di vita iniziando ad irrigidirsi.
Ad un certo punto visto che mi spingeva contro la patta, feci quel non molto elegante movimento che a volte capita fare, e me lo aggiustai piegandomelo di lato per stare più comodo...
Mentre lo aggiusto volgo lo suardo sulla mia destra ed incrocio il suo sguardo.
Una ragazza con lunghi boccoli rossi mi guarda e sorride poi sposta lo sguardo verso il cavallo dei mie pantaloni dove la mia mano praticamente stringeva il cazzo per spostarlo.
Io rimasi bloccato, le sue labbra si socchiusero ed una linguetta rosa le inumidì roteando da sinistra a destra.....
Dopo un secondo, arrivato l'autobus, la fiumana di gente, me compreso prese posto per iniziare il breve viaggio lungo le strade cittadine. La persi di vista.
Io ero in piedi e pressato dalla folla venivo spinto in avanti verso il centro del mezzo, la vidi Lei era seduta un pò più avanti.
Dopo poco si alzo senza guardarmi, per cedere il posto ad una signora un pò anziana che si trovava proprio dinanzi a me.
Prese il suo posto, il suo sedere rotondo nascosto da una minigonna plissettata era distante solo pochi centimetri dal mio cazzo che fremeva negli slip.
Sentivo il suo fresco profumo emanato da quella massa di riccioli ramati, guardavo quelle sue spalle nude con qualche lentiggine..
Nel pantalone avevo un cavallo imbizzarrito, mi tornava in mente la sua bocca inumidita da quella linguetta rosa.
La mia mano stringeva forte il palo di sostegno, l'altra scese sulla patta...poi pensai potrebbe essere mia nipote....!!??, ma quel pensiero fu subito cancellato dalla caduta della sua borsa dalla spalla sinistra.
Subito si piegò per raccoglirla e la piccola troia spinse il suo culetto praticamente nudo sul mio cazzo che divento una roccia in un secondo. Lei se lo struscia fra le chiappette poi alzandosi si gira e..." Mi scusi mi è caduta la borsa..." mi sorride e si rimette in posizione di viaggio. Io sono al massimo dell'eccitazione adesso il cazzo non era più di lato, ma cercava di uscirmi dietro la fibia dei pantaloni.
Non ci pensai due volte, con la scusa dei sussulti dell'autobus e complice la folla che pressava spinsi il mio siluro tra le sue chiappette, Lei non si mosse, io pressai di più e Lei inizio ad inarcare il culetto....le piaceva. Oramai eravamo incollati sembrava che mi stesse facendo una sega con le chiappe. poggiai la valiggetta fra le mie gambe e con fare disinvolto le infilai una mano fra le sue borbide cosce...
La palpavo sotto la gonna, che morbida pelle, non opponeva nessuna resistenza. Anzi mentre salivo lungo l'interno coscia pizzicandola con dolcezza ebbe un brivido, che la scosse tutta. Pensavo che qualcuno si sarebbe accorto di qualcosa, ma nessuno si mosse, ed io continuai......
Sempre più caldo, le sue gambe iniziavano a tremolare sotto il mio massaggio....
Arrivo al suo perizoma, era fracido, da strizzare, le infilo due dita dendro, era una fornace bollente e bagnatissima. I suoi movimenti spasmodici mi fanno fermare, tiro fuori le mie dita dalla sua fighetta e mi fermo guardandomi intorno. Lei non si perde d'animo fa scivolare la sua mano a pugno chiuso intorno le mie dita tirandomi via i suoi umori, poi facendo finta di tossire si struscia la mano sulla bocca e girandosi mi fa guardare la sua lingua che pulisce fino l'ultima gocciolina. Dlin dlong Fermata autobus.... mi tira per la mano e mi fà scendere con lei, zona un pò isolata...la gente ci guarda un pò,ma poi l'auto riparte subito. Lei mi trascina dietro la pensilina tra il muro ed i vetri con la pubblicità, si inginocchia mi sgancia finalmente la cintura e salta addosso alla mia cappella... sembra un'affamata mi succhia lo masturba lo infila fino in gola lo tira fuori e mi guarda con gli occhi rossi dallo forzo. La tiro su le abbasso le spalline del top le bacio quei due capezzoli appuntiti e turgidi...lei gode inarcando la testa.
La giro e la prendo da dietro, il mio cazzo era durissimo e gonfio ma la sua figa bagnatissima lo accolse tutto, due sole parole " vienimi dentro " nel giro di due minuti le sborrai dentro un fiume di caldo amore.......
Tirando il cazzo fuori da quella morbida fighetta, il succo colò copiosamente dalle sue gonfie e rosa labbra. Ancora grondante si tira su il perizoma mi da un bacio in bocca e salta a volo sull' autobus appena arrivato.
Io resto così appoggiato al muro con i pantaloni abbassati ed il cazzo sgocciolante.
Ho provato più volte a tornare a quella fermata, ma non ho mai più incontrato quella fantastica donna dai capelli ramati.

Published by RioFoto001
11 years ago
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bel racconto..eccitante
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