NOTTE COL MIO DADDY

Uscita col Daddy

Qualche anno fa ebbi l'onore,oltre al piacere,di essere la troia di un vero Daddy,un maschio alfa maturo,sui 60 anni,ma dal fisico sportivo e malgrado i capellia argento,un aspetto giovanile e sempre vispo.
Era la nostra prima sera in uscita,ci siamo gia' conosciuti in casa,sia mia che nella villetta sua,ma assieme fuori casa,la prima volta.
Come d'accordo,ferma l'auto davanti al ingresso del palazzo,mi mansa un sms dicendo che è li,ed io scendo nel massimo silenzio la rampa di scale,con le mie Giaro tacco 15 in mano,raggiungo la vettura e salgo,assicurandomi di non essere stata notata.
Partiamo,lui si dirige verso l'autostrada,ma ogni tanto butta una occhiata verso di me,curioso del come mi ero vestita.
Imboccata la A14 verso Rimini,ci rilassiamo entrambi,io cambio le scarpe,da quelle da tennis al sandalo con tacco e plateau,e nel farlo,l'impermeabile leggermente si apre,mostrando cosa indossavo sotto.
Forse si era stupito,ma per cinque secondi non badava piu' al'autostrada,ma si era bloccato su di me.
Si era raccomandato"vestiti da puttanona,mi raccomando",e cosi' feci.
Indossavo un abitino scollato sopra ed ad altezza culo sotto,in rete nera,quindi da risultare trasparente,e sotto,autoreggenti a rete nere,perizoma microscopico in pizo nero,reggiseno a balconcino nero,che faceva uscire i capezzoli don i finti piercing,unghie smaltate rosso fuoco,parrucca biondo platino a caschetto,orecchini e bigiotteria varia,tra cui una cavigliera regalata da lui con scritto "slut".
Cosa che assolutamente non deve mancare per il Signor Giulio...il collare rosa con la scritta "sissy" con guinzaglio in catenella argento.
Ci avviciniamo ad un autogrill e lui vi ci entra,cerca un posto appartato nel parcheggio dei tir e si ferma.
Scendiamo insieme a ci troviamo dietro l'auto,lui mi sfila il capotto ed inizia toccarmi ovunque.
Io lo lasio fare senza resistere,so che è mio dovere soddisfare ogni suo piacere o capriccio,ed il fatto che in lontananza ci siano camionisti che ci osservano,probabilmente lo eccita di piu'.
Ad un certo momento si ferma e mi ordina di alzare il vestitino e spostare il perizoma,per fare uscire i gioielli.
Io eseguo in silenzio,curiosa e anche mezza eccitata.
Lui apre il baule del'auto e tira fuori un cordoncino,sottile,nero,lungo circa un metro,si abassa davanti a me,piega la corda a meta'.poi forma col cnetro un cerchio,mi ordina di alzare leggermente la mia pisella e con il cerchio fatto,avvolge il mio scroto,per poi tirare deciso i lembi e stringere la sacca.
Inizio ad intuire cosa vuole fare,ma come mio ruolo mi conferisce,lo lascio fare in sottomesso silenzio.
Lui continua,fa un secondo giro per ogni lembo,un terzo,ed and ogni anello di corda che si aggiunge,il mio scroto si stringe,portando le palline verso il fondo,fino al punto estremo,ove non potere piu' continuare...pero' resta ancora molta corda...dove andra'?
Giulio a quel punto sorride malizioso,mi guarda in viso,evidentemente contratto ed il respiro è diventato rapido, e lui torna con la corda alla base della pisella,avvolgendo ora la base del pene.
Il sangue al interno si ferma,creando cosi' una imbarazzante erezione continua,in pratica non riesco piu' ad abassarla,ne' tantomeno nasconderla tra le gambe,come faccio di solito.
Finita la corda,e fatti una decina di giri attorno la mia pisella,eretta come quella di un cane allupato,si alza ed ammira il suo lavoro.
Nel mentre di questa impresa,quei camionisti,incuriositi,si sono avvicinati,ed a cinque metri,ci guardavano,intenti a bere le loro scadenti birre in barattolo,divertiti dallo spettacolo.
Il mio Daddy aferra il guinzaglio,tira il mio viso contro il suo e mi sussurra di assecondarlo,senza discutere,altrimenti mi avrebbe preso a calci nelle parti intime,che in quello stato,sarebe stato un dolore allucinante.
Ci avviciniamo ai tre autisti sudaticci,in cannottiera e pantaloncini,barbe incolte,segno di gente che è in strada da qualche giorno.
Si scopre poi che sono polacchi,ed in viaggio con merce edile da tre giorni.
Faccio fatica,stando alle sue spalle,capire cosa confabulano,ridendo ed ogni tanto lanciano degli sguardi divertiti verso di me,vestita da mignotta spicciola,con la mia pisella eretta di fronte a loro.
Vedo solo che dopo un paio di minuti il guinzaglio viene ceduto al piu' grosso dei autisti,che mi ride in faccia e mi dice "Dogi!",e poi mi strattona veso i loro tir.
Seguo disperata con lo sguardo il Padrone,che sale in auto,l'accende e fa per partire,esegue un giro lunghissimo del piazzale,per arrivare anche lui ai camion.
Finisco in mezzo a due dei bisonti della strada,una coperta grigia ruvida viene buttata a terra ed io piazzata sopra,vengo toccata,palpata,la scollatura viene abassata e le loro mani vanno ovunque sul mio corpo,senza nessun rispetto...un pezzo di carne da macello.
Giulio e dietro di me a qualche metro,si diverte e s**tta foto col telefonino,osservandomi, che vengo manipolata dai tre autisti ubriachi sporchi.
Da quella distanza mi ordina di assecondarli senza risparmiarmi in nessun modo,e nel mentre me lo dice,vedo che hanno estratto il loro cazzi gia' in tiro,ed aferrano i mie polsi,invitandomi ad afferrarli e giocarci.
Vengo abassata covaccino tra loro,ora ho le loro nerchie ad altezza viso e non mi resta che aprire la bocca ed offrirla come buco per il primo che capita,ed infatti viene occupata al'istante,mentre gli altri due continuano a farsi masturbare.
Il cazzo che succhio ha un odore di non lavato,salaticcio,e mi cresce subito in bocca,vengo aferrata alla nuca e il membro mi fotte la gola,sento anche il sapore del presperma,mentre loro ridono e mi dicono cose che non capisco,ma decisamente sono insulti e volgarita' atte ad umiliarmi.
Mi sento sporca a mia volta,la pisella gonfia e pulsante non mi da pace,i tre si stanno eccitando sempre piu',uno di loro mi sputa anche della birra in viso,per il divertimento di tutti,e sono da dieci minuti a succhiare i loro cazzi sudici,che si alternano uno dopo l'altro nella mia bocca dal rossetto ormai sbavato.
Ad un certo punto uno dei tre mi ordina "Stoi!" e si fermano,poi vengo piazzata a pecorina sulla coperta lurida,il perizoma viene letteralmente strappato via ed il tipo che aveva odrinato la fermata si piazza dietro di me,puntando la capella gonfia alla mia fighetta anale,sputa sul buchetto e fa forza per entrarci.
Alla seconda spinta mi entra dentro,dritto fino alle palle che sbattono contro le mie legate,poi ride ad alta voce,si piega su di me e mi urla "piace,puttana?",poi inizia a scoparmi senza nessuna pieta' sotto agli occhi divertiti di padron Giulio.
In questo momento mi sento inerme,preda di tre maniaci ubriachi,sodomizzata da uno e due davanti al viso,che mi obbligano a succhiare i loro membri maleodoranti,leccare le loro palle piene e gonfie,ricevere schiaffi e sputi in viso,talvolta anche in bocca,obbligata a tenerla aperta.
Sento i colpi poderosi al mio culo,ormai dilatato dal cazzo ch si fa strada dentro di me,tenuta ferma ai fianchi da mani forti,ruvide,decise a non mollarmi neanche un secondo,quasi fossi una nave da affondare.
Per fortuna dopo qualche minuto il mascio che mi scopa sta per venire,ma decide sul'ultimo di non volere svuotarsi dentro la mia figa dilanniata...esce e si piazza davanti all mia faccia,ordinandomi "apri,troia",e spruzzando il suo seme in viso ed in bocca,per poi farselo pulire dalle ultime gocce dalla mia lingua.
Sto a quattro zampre col buchetto talmente dilatato che sento l'aria fresca entrare,ma non mi muovo,comprendo che non è finita li'.
Infatti,quasi subito il tipo alla mia destra si alza,si piazza al'ingresso posteriore ed affonda a sua volta,sempre con la stessa delicatezza di un buldozer,un fendente nel mio ano,tanto ormai spalancato dal cazzo precedente.
La storia si ripete,ora ho un maschio di fronte che si occupa a tenermi piena la bocca,mentre il suo copare mi sbatte dei colpi contro lo sfintere,tenendomi ferma per le tette,affinchè non ceda o scappi dalla presa.
Qualche minuto di monta ferrea,e noto che il palo del mascio dietro si sta ingrossando,segno che è vicino a godere...ed infatti,altri due colpi alla mia fica anale,e sento entrare dentro di me un liquido caldo,quasi bollente,invadermi le viscere.
Allo stesso momento viene anche il ragazzo piu' giovane,riempendomi con fiotti dolciastri le bocca,ma tenendomi ferma attorno al membro,sono obbligata ad ingoiare tutto senza perdere una goccia.
I tre si allontanano di un passo attorno a me,mi osservano e commentano cosa hanno davanti,una troia abusata e riempita,coperta di sperma,esausta resto nella posizione originale,a quattro zampre,per riprendere fiato.
Pero' il capo,il tipo piu' grosso,probabilmente non si sente ancora soddisfatto,mi aferra un braccio e mi alza da terra,inizia a togliermi il vestitino a rete,che si sfila facilmente,lasciandomi solo in reggiseno,autoreggenti,collare e guinzaglio.
Mi trascina dietro il camion,mi fa stare dritta in piedi,mi aferra il pene eretto tutto il tempo,stringe le palle provocandomi un dolore lancinante,mi tiene con l'altra mano per il collo,poi si avvicina al mio viso,sento il suo alito di birra,e mi urla"fai schifo,merda umana!",poi mi molla una sberla in faccia,facendo scoppiare una risata di tutti gli altri.
Mi obbliga ad accucciarmi sotto a loro,mi infila due dita in bocca ed ordina di aprire.
Tutti e tre si piazzano,cazzi in mano di fronte a me,avevo gia' capito cosa succedeva,ne ero conscia e rassegnata,ed infatti,il tipo grosso da il via ad una pisciata verso la mia bocca,gridando "bevi,merda umana!",ed io inizio a deglutire le sue orine.
Qualche secondo dopo gli altri due lo imitano,lavandomi completamente viso,corpo ed ovviamente in bocca coi loro getti,aiutati dalle tante birre bevute precedentemente.
vengo lavata dalla testa ai piedi,i tre tornano dal mio Daddy,soddisfatti a divertiti,mentre io resto a terra,osservandomi zuppa e pussolente dalle pisciate dei tre,la parrucca e fradicia,tra la sborra e le orinate,sono ridotta uno schifo.
Giulio torna da me,silenzioso con un sorriso beffardo,mi osserva e mi dice che sono stata brava,ma che ora sono indecente,e mi invita ad andare a darmi una sciaquata alla collonina del'acqua vicina.
Tremante,con lo sperma che mi cola dal buchetto mi acuccio di fianco al rubinetto ed inizio a darmi una lavata con l'acqua fredda dalla piccola gomma verde,almeno pe darmi uno stato di decenza.
Ghiacciata e discretamente ripulita mi viene offerto il soprabito col quale mi copro e salgo nel'auto.
Ripartiti,Giulio mi mette una mano sul ginocchio e mi dice che sono stata brava,che lui si è divertito moltissimo, e avrebbe rifatto questa esperienza al piu' presto,ma averbbe preferito vedermi con dei neri,la prossima volta.
Io ho ancora il cervello in ilt,ma ho capito cosa desiderava,ed annuisco in silenzio,pensando come sarebbe stata la prossima avventura...